Mons. Augusto Azzolini
Ultima modifica 2 settembre 2024
Entrato nel Seminario diocesano di Parma nel 1924, completa la formazione culturale e religiosa presso l'Istituto Saveriano Missioni Estere di Parma nel 1931. Partito come missionario per la Sierra Leone nel 1950, è eletto vescovo della nuova Diocesi di Makeni nel 1962, rimanendovi fino al 1987. Nella sua lunga e fervida attività missionaria, ha affiancato all'attività apostolica anche un'incisiva azione di promozione sociale, occupandosi del settore dell'educazione e dell'assistenza sanitaria. Mons. Azzolini prende coscienza della grave situazione in cui versa la popolazione, dove l'analfabetismo generale, la povertà estrema e le malattie endemiche impediscono ogni speranza di miglioramento sociale. Il suo primo impegno si rivolge alla creazione di un sistema scolastico di base: durante la sua permanenza istituisce 200 scuole primarie, 13 scuole superiori e un collegio magistrale per la preparazione degli insegnanti locali. Per l'assistenza, con la collaborazione delle suore di Madre Teresa di Calcutta, conduce campagne di vaccinazione, fonda l'ospedale di Lunsar, modernamente attrezzato, l'Istituto ortopedico che fabbrica e applica arti artificiali, il Centro per Poliomielitici e il Centro Assistenziale di Medicina Preventiva, oltre a vari ambulatori e dispensari in tutte le località della diocesi. Intenso il suo impegno anche per il miglioramento delle condizioni di vita: incentiva la campagna per la promozione dell'agricoltura, condotta da agronomi provenienti dall'Italia. Nella diocesi di Makeni, fonda 12 chiese tra cui la stessa cattedrale e le residenze dei missionari. Per suo volere è sepolto in Sierra Leone, terra che ha tanto amato e per la quale ha speso tutta la vita e presso la comunità locale ha acquisito il diritto di essere considerato un "antenato", ossia un morto-vivo, a cui ci si ispira e il cui insegnamento va custodito come modello di vita.